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Epigenetica e regolazione dell'espressione genica.




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Mais multicolore.

Barbara McClintock (1902-1992) scoprì i trasposoni del Mais, segmenti di DNA capaci di spostarsi all'interno dei cromosomi dando luogo a semi privi di colore o macchiati. I suoi lavori (1951) non furono accettati dalla comunità scientifica che riteneva i geni fissi, incapaci di spostarsi. Solo nel 1983, 35 anni dopo la pubblicazione dei primi lavori sui trasposoni, fu premiata con il Nobel per la medicina.

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Procarioti.

E. coli è un batterio capace di utilizzare il lattosio come fonte di carbonio. Se si trova in un ambiente in cui è presente solo il lattosio, sintetizza subito gli enzimi necessari a metabolizzarlo. In pratica il batterio possiede un meccanismo di controllo che consente l'espressione di alcuni geni solo quando ce n'è necessità riducendo la produzione di enzimi e proteine non strettamente necessarie.

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Operone LAC.

I Batteri regolano l'espressione genica tramite gli operoni (strutture formate da un PROMOTORE che si lega alla RNA polimerasi, un OPERATORE che funziona da interruttore della trascrizione e da un GENE REGOLATORE che produce la proteina regolatrice che attiva o disattiva l'operatore in caso di presenza o assenza della sostanza alimentare da metabolizzare).

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Gatto a squama di tartaruga.

Nei gatti Squama di Tartaruga femmina (genotipo XX) si osserva l'inattivazione di uno dei cromosomi X, dove si trova il gene del colore rosso o nero del pelo. Gli eterozigoti presenteranno il pelo a chiazze rosse e nere, a seconda di quale cromosoma X sia stato disattivato in ciascuna cellula o gruppo di cellule. I maschi, avendo un solo cromosoma X, saranno a tinta unita.


I trasposoni batterici.


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Le sequenze di inserzione (IS) sono l’esempio più semplice di trasposoni batterici. Esse contengono solo gli elementi necessari alla loro trasposizione: corte ripetizioni complementari e invertite (IR) alle loro estremità e almeno due geni che codificano un enzima chiamato trasposasi responsabile della trasposizione. Le sequenze invertite (IR) tipiche possiedono IR da 15 a 25 coppie di basi ma non mancano quelle lunghe anche fino a centinaia di basi.

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I puff (come il cappello del cuoco) si formano in seguito alla despiralizzazione di una parte del DNA; appaiono come zone del cromosoma particolarmente rigonfie, durante la sintesi di RNA.


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Somministrando artificialmente alcuni ormoni, o variando le condizioni ambientali, è stato possibile osservare la formazione dei puff e localizzare all'interno dei cromosomi alcuni geni che dirigono la sintesi di determinate proteine.


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Bande colorate nel Dna gigante delle ghiandole salivari della Drosophila. Ulteriori informazioni:
Puff cromosomici





Come agiscono.

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Formazione di ripetizioni dirette in un DNA ospite fiancheggiante un trasposone.
(a) Le frecce indicano le posizioni dove i due filamenti di DNA ospite verranno tagliati in modo sfalsato, a 9 coppie di basi di distanza.
(b) Dopo il taglio.
(c) Il trasposone (in giallo) è stato ligato con un filamento del DNA ospite su ciascun lato, lasciando due interruzioni di 9 coppie di basi ciascuna.
(d) Dopo che le interruzioni sono state riempite, a ciascuna estremità del trasposone compaiono ripetizioni di 9 coppie di basi di DNA (rettangoli rosa).



Epigenetica e regolazione dell'espressione genica.




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Le mutazioni geniche alterano il significato.

I nucleotidi di un gene (nel DNA il desossiribosio, un gruppo Fosfato e una base azotata tra A,G,C,T) formano lo stampo per una proteina; errori o mutazioni in un codone (AGA=serina, ACA=cisteina) possono modificarla o causare un eccesso o una carenza della sua produzione.

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L'Epigenetica modifica l'espressione genica.

I marcatori epigenetici si attaccano ai geni sia sul DNA sia sulle proteine istoniche intorno a cui si avvolge il DNA. Cambiamenti nell'insieme di questi marcatori possono modificare il comportamento di un gene, disattivandolo oppure attivandolo, il tutto senza cambiare l'informazione contenuta nel gene stesso.

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Geni attivi e inattivi.

Gene attivo: alcuni marcatori, come i gruppi acetile, inducono l'attività del gene, favorendo la distensione della cromatina. Gene inattivo: altri marcatori inibiscono l'attività dei geni inducendo un ripiegamento della cromatina (il complesso di DNA, istoni e altro), che rende i geni inaccessibili. A volte questo ruolo è svolto dai gruppi metilici.

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Il bandeggio.

La tecnica del bandeggio permette di identificare in maniera univoca un determinato cromosoma trattandolo con alcali, con la la chinacrina, con enzimi proteolitici o con temperature elevate (87°C) e il colorante Giemsa.
Bandeggio dei cromosomi umani.